L’aspetto scientifico piu’ importante emerso dal congresso Triennale di tutte le Societa’ Mondiali di Chirurgia della mano conclusosi a Sydney pochi giorni fa …
L’aspetto scientifico piu’ importante emerso dal congresso Triennale di tutte le Societa’ Mondiali di Chirurgia della mano conclusosi a Sydney pochi giorni fa e’ la conclusione degli addetti ai lavori che nel giro di qualche anno sara’ possibile effettuare dei trapianti di mano per la ricostruzione di malformazioni congenite.
Il Registro Mondiale dei Trapianti di Mano e Tessuti Composti gia’ riporta due casi effettuati a Kuala Lumpur e Toronto. In entrambi i casi si tratta di bambini gemelli identici (omozigoti) dove il trapianto (di braccio in un caso e di gamba nell’altro) non ha dovuto essere seguito da alcuna terapia immunosoppressiva.
I risultati, presentati a Sydney, sono stupefacenti, con un recupero della funzionalita’ praticamente assoluta. Allorche’ i farmaci immunosoppressori saranno privi almeno in parte dei possibili effetti collaterali, si spalanchera’ la possibilita’ di procedere con trapianti ricostruttivi subito dopo la nascita.
Al di la’ dell’ aspetto immunologico, i risultati presentati dimostrano che l’integrazione di una parte anatomica importante come la mano o un braccio, avviene molto piu’ velocemente nei bambini rispetto agli adulti e che il cervello si adatta al trapianto in maniera plastica nel giro di 12-24 mesi.
Ad oggi le malformazioni che riguardano gli arti sono in leggero aumento e riguardano ancora una discreta percentuale delle richieste di consulenza all’Istituto Italiano di Chirurgia della Mano. Al momento una delle alternative possibili riguarda il trapianto di dita dal piede alle mani o, evitando la chirurgia, l’utilizzo di protesi estetiche o funzionali.