da Dossier Medicina
Risultati concreti nel fitness della terza età grazie a Fitshake, l’innovativa piattaforma testata dal noto chirurgo nel suo centro antiaging di Monza.
“Un ausilio significativo nel trattamento antiaging”. Così il professor Marco Lanzetta, noto alle cronache per essere stato il primo chirurgo al mondo ad aver effettuato un trapianto di mano, definisce Fitshake, piattaforma oscillante progettata e costruita interamente in Italia dall’azienda varesina Wpe.
Il professore ha avuto modo di testarla nel centro “Estetica & Movimento” di Monza, tempio specializzato nella terapia antiaging di cui è direttore. Qui, scienza medica e tecnologie del benessere si alleano nel tentativo di riprogrammare l’età biologica delle pazienti e di rallentarne il processo d’invecchiamento.
“Ho analizzato gli effetti prodotti dall’utilizzo di Fitshake su un gruppo di 26 donne tra i 50 e i 65 anni affette da un’obesità di 1° grado – spiega Lanzetta -. Le pazienti mostravano un’adiposità localizzata nella regione addominale e un rilassamento della relativa muscolatura, sicuramente favorita dall’iperlordosi e da una conseguente contrattura a livello paravertebrale lombare e lombosacrale che provocava occasionali lombalgie”.
La terapia prescritta da Lanzetta prevedeva un regime dietetico ipocalorico personalizzato e circa 40 minuti di allenamento con Fitshake per due o tre volte la settimana. Dopo solo dieci sessioni le donne in cura avevano ottenuto significative riduzioni della circonferenza vita (da 1,5 a 3 centimetri), della zona periombelicale (da 2 a 4,5 centimetri), del bacino e del giro coscia (da 2 a 4 centimetri).
“Inoltre – aggiunge Lanzetta – le sedute con Fitshake hanno attivato il drenaggio linfatico, portando ad un netto miglioramento della lipodistrofia fibrosclerotica comunemente definita ‘cellulite’ e a una diminuzione della ritenzione idrica”.
Ai vantaggi estetici si sono sommati effetti positivi per la salute: il diffuso senso di pesantezza alle gambe è scomparso, mentre la massa muscolare è aumentata.
“Quest’ultimo aspetto rappresenta un dato particolarmente significativo, soprattutto per le donne non più giovanissime, facilmente soggette al rischio osteoporosi – spiega Lanzetta -. Le sollecitazioni muscolari indotte da Fitshake, infatti, stimolano le funzioni biologiche delle ossa, rendendole più sane e resistenti. Inoltre, il lavoro di contrasto alle oscillazioni della macchina conduce ad un più saldo controllo della postura e ad un miglioramento della propriocettività, a tutto vantaggio della consapevolezza dei movimenti, dell’eleganza del portamento e, soprattutto, dell’equilibrio, riducendo il rischio di cadute che, in età avanzata, complice proprio la fragilità delle ossa, possono avere effetti particolarmente spiacevoli”.
Dietro il successo dell’allenamento con Fitshake, ci sono rigorosi studi scientifici applicati ad una tecnologia d’avanguardia. Come è stato ampiamente dimostrato dal dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, il principio della macchina si basa sulla produzione artificiale di oscillazioni simili a quelle a cui siamo sottoposti nella quotidianità e quindi del tutto prive di controindicazioni, eccezion fatta per chi soffre di particolari patologie. Il movimento della piattaforma produce una situazione di disequilibrio che il corpo non subisce passivamente ma, al contrario, contrasta attraverso una risposta neuromuscolare attiva. Sono proprio le contrazioni dei muscoli a produrre salutari benefici a scheletro, articolazioni, circolazione, sistema linfatico e allo stesso apparato muscolare. Il tutto evitando l’insorgere della fatica e affrontando semplici esercizi di tenuta isometrica, dato che, per attivare la risposta dell’organismo alle sollecitazioni di Fitshake, non è necessario sostenere sforzi aerobici, né sottoporsi a prolungate sessioni di allenamento.
Dunque Fitshake si presenta ai trattamenti preventivi e del fitness della terza età come una proposta efficace e funzionale, anche grazie ad un ingombro minimo (solo un metro quadro), ad appoggi comodi e sicuri e ad uno schermo audio – video a cristalli liquidi che guida il training in cinque lingue diverse, offrendo ben 60 programmi di allenamento predefiniti. Un esempio virtuoso di come il made in Italy possa fare la differenza anche nell’ambito delle tecnologie antietà.