L’eta’ della paziente sulla quale e’ stato effettuato l’intervento di trapianto di entrambe le mani all’ospedale di Monza e’ troppo avanzata sulla base dei criteri internazionali stabiliti per questo tipo di intervento
L’eta’ della paziente sulla quale e’ stato effettuato l’intervento di trapianto di entrambe le mani all’ospedale di Monza e’ troppo avanzata sulla base dei criteri internazionali stabiliti per questo tipo di intervento
E’ il giudizio del direttore dell’Istituto italiano di chirurgia della mano Marco Lanzetta, che 10 anni fa trapianto’ per la prima volta in Italia la mano ad un uomo di 43 anni e partecipo’ al primo doppio trapianto di mano effettuato a Lione.
”Tecnicamente – ha spiegato Lanzetta – non si ratta di una novita’ assoluta; ad oggi, infatti, sono una sessantina i trapianti di mano effettuati nel mondo”.
Tuttavia, cio’ che va maggiormente considerato in questi casi, secondo l’esperto, e’ il rapporto costo-benefici per un’operazione sicuramente complessa e dalla complicata fase post-operatoria: ”Personalmente – ha sottolineato Lanzetta – io non avrei operato la paziente in questione poiche’ sulla base dei criteri internazionali la sua eta’ e’ troppo avanzata in relazione al tipo di trapianto effettuato. A cinquanta anni, infatti – ha rilevato – le possibilita’ di recupero a livello di rigenerazione nervosa sono inferiori”.
In altri termini, ha concluso il chirurgo, ”mi chiedo se, per questo caso, sia stata fatta un’analisi attenta del rapporto costi-benefici per l’intervento effettuato”.