da Donna Moderna
Il 26 gennaio è stata indetta la Giornata Nazionale contro l’Artrosi alla Mano. In quattro città italiane gli esperti saranno disponibili per un consulto gratuito.
Artrosi sempre più comune in Italia, complice l’allungarsi della vita. Questa patologia, tipica della terza età, è un fenomeno molto comune: colpisce fino all’80 per cento delle persone oltre i 65 anni, ma che fa la sua comparsa molto prima, intorno ai 40.
“In un certo senso” spiega Marco Lanzetta, direttore dell’Istituto italiano di Chirurgia della mano di Monza (Iicm) e co-autore nel 1998 del primo trapianto di mano al mondo “Più che una malattia l’artrosi è una fase della vita“. Dopo i 40 anni è praticamente scritta nel destino di tutti, avverte l’esperto. Anche se, puntualizza, sul momento della comparsa dei sintomi, sulla loro entità e sulla velocità di progressione incidono la predisposizione genetica, lo stile di vita, eventuali traumi o sollecitazioni meccaniche.
Curare l’artrosi, con cui la maggior parte delle persone si rassegna a convivere, è possibile ed è fondamentale diagnosticarla prima della comparsa dei sintomi per garantire la completa soluzione del problema.
Ma anche in fase avanzata è molto importante intervenire in quanto l’artrosi della mano limita la mobilità e rende impossibile anche le più semplici attività quotidiane come aprire un barattolo o girare la chiave nella serratura.
Per promuovere quindi la salute delle mani, è stata indetta la Giornata Nazionale dell’Artrosi della Mano.
L’evento, sostenuto dal Ministero della Salute e promosso dalla onlus GICAM-Gruppo italiano Chirurghi amici della Mano, è in programma per il 26 gennaio.
Telefonando al numero 039.23.24.219, è possibile prenotare fino a esaurimento posti un consulto gratuito con gli specialisti dei centri privati Iicm di Monza, Treviso, Bologna e Roma.
Chi non dovesse riuscire ad accedere alla visita potrà trovare online (http://www.iicm.it/ e http://www.gicam. ) un questionario di autovalutazione e i riferimenti per rivolgersi alle strutture specializzate.
L’obiettivo dell’iniziativa è far conoscere al grande pubblico le nuove possibilità terapeutiche disponibili: dalle correzioni della dieta con l’uso di integratori alimentari ad hoc, a modalità di somministrazione di farmaci in loco innovative e senza effetti collaterali; dall’impiego di cellule staminali per rigenerare la cartilagine usurata, fino alla chirurgia sempre più sofisticata.
“Un programma terapeutico che dev’essere personalizzato, unico per ogni paziente“, precisa Lanzetta, per questo è necessaria la visita medica tempestiva.