Un utile strumento di autovalutazione, semplice ed immediato, per stabilire il grado di rischio individuale e conoscere le principali azioni preventive.
A) Soffri di dolori e deformità alle piccole articolazioni delle mani? La tua mamma o le nonne o le zie avevano gli stessi problemi?
I dolori e le deformità articolari tipiche dell’artrosi sono di natura strettamente ereditaria. Di conseguenza se nessuno nella tua famiglia ha mai presentato questi problemi potrebbe trattarsi di una malattia diversa, tipo la artrite reumatoide. Se invece si tratta di artrosi devi sapere che non dipende dall’attività lavorativa che hai svolto, dal vivere in un ambiente più o meno freddo o umido. Infatti la genetica non risente di fattori ambientali.
B) Quali sono le dita o le articolazioni più colpite nelle tue mani?
Tipicamente le parti della mano più colpite sono il pollice alla sua base (si parla allora di rizoartrosi) e le articolazioni più vicine alle unghie. Nei casi più gravi anche le altre articolazioni sono gonfie e dolorose.
C) Quali sono i movimenti o gli sforzi che non riesci a compiere?
Se sei colpita/colpito da artrosi ti risulterà molto difficile compiere movimenti di rotazione, tipo aprire i barattoli di marmellata, svitare il tappo delle bottiglie, aprire le finestre o le porte. Anche movimenti semplici come allacciarsi il reggiseno, tirar su le calze o i pantaloni potrebbe risultare particolarmente difficile.
D) Assumi dei farmaci contro l’artrosi?
Devi sapere che le cure a base di anti-infiammatori sono pressochè inutili. Infatti non guariscono dall’artrosi, tuttalpiù diminuiscono i dolori, che riprendono non appena si sospende la terapia. Questi farmaci non sono immuni da effetti collaterali, come ad esempio nausea, gastrite, ulcera da farmaco.
E) Cosa puoi fare per combattere questa patologia?
Rispetto a qualche anno fa le possibilità di rallentare la distruzione articolare delle dita e del police sono aumentate molto. Al momento, l’approccio più corretto prevede una terapia personalizzata sia paziente per paziente, sia articolazione per articolazione, in modo da modulare le cure in modo molto specifico.
F) Puoi rientrare nel gruppo di coloro che possono essere trattati con i nuovi protocolli sul fronte della lotta all’artrosi delle mani?
E’ sicuramente così. La cosa importante è stadiare il grado di artrosi e suggerire la terapia più idonea. Ad oggi, nei casi iniziali si può ricorrere a trattamenti con tutori, infilitrazioni radioguidate, variazioni di impostazione delle funzioni manuali. Nei casi intermedi si prevedono trattamenti con l’utilizzo di gel medicati dermopassanti, o addirittura l’impianto di cellule staminali. Qualora le deformità siano molto gravi, si deve ricorrere alla chirurgia.
G) Come puoi fare per evitare di diventare artrosico?
Innanzitutto sapendo che anche una dieta più equilibrata e rispettosa delle esigenze metaboliche delle articolazioni può portare a grandi miglioramenti. Esistono anche integratori alimentari che possono essere di grande aiuto. L’attività fisica costante rallenta la progressione della malattia. Ogni paziente è diverso dagli altri, qualunque cura va concordata con il chirurgo della mano e deve prevedere anche un possible periodo di riabilitazione funzionale (fisioterapia) effettuato in centri specializzati.