da Il Giornale di Monza
Il famoso chirurgo della mano monzese sarà in agosto in Africa per una missione umanitaria con l’associazione G.I.C.A.M.
Prendono due settimane di ferie dal lavoro, comprano a loro spese il biglietto aereo per l’Africa e poi stipano in grosse valigie d’alluminio gli strumenti chirurgici.
Con il cuore gonfio di solidarietà, i microchirurghi della mano dell’associazione G.I.C.A.M. realizzano il sogno di Marco Lanzetta: guarire i bambini meno fortunati del Terzo Mondo.
Il noto chirurgo della mano monzese, il primo al mondo ad aver realizzato un trapianto d’arto superiore, ha fondato vent’anni fa l’associazione umanitaria (dal 2006 Ong) G.I.C.A.M. per dare un impulso ulteriore alla sua spinta umanitaria.
E così non è il solo a partire per il Continente Nero ogni anno per operare i bambini che hanno malformazioni congenite alla mano o esiti di incidenti, bruciature o bombe. A lui si sono uniti anche decine di microchirurghi che ogni anno portano la loro professionalità nei Paesi d’azione dell’associazione come il Togo, il Benin, il Burkina Faso e il Ghana. Sono circa tre ogni anno i viaggi da due settimane l’uno che portano un’équipe formata da otto medici (tra cui anche anestesisti, strumentisti, fisioterapisti) in un Paese povero per cercare di rendere meno dura la vita della popolazione locale.
«Ci concentriamo soprattutto sui bambini perchè risolvere un problema alla mano come ad esempio la presenza di sei dita o una mano completamente chiusa per una bruciatura, permetterà a quel bimbo di poter un giorno lavorare e avere una vita dignitosa -ha spiegato lo staff di Lanzetta- I medici il primo giorno effettuano lo screening, poi, dopo le diagnosi, entrano in sala operatoria per due settimane per operare chiunque ne abbia bisogno».
E non è un caso che ogni volta che il Professore torni da un viaggio in Africa abbia gli occhi lucidi che nascondono un’emozione profonda.
Quest’estate, ad agosto, il professor Lanzetta sarà ancora in Kenya, per raggiungere una nuova tappa al suo percorso solidale. Per questa missione, l’associazione monzese, che ha sede in Vicolo Scuole dove si trova anche il Centro di chirurgia della mano del luminare, sta raccogliendo fondi.
«Non abbiamo spese di amministrazione e nemmeno per viaggio, telefono e cose del genere proprio per nostra filosofia -ha spiegato-. Tutto quello che raccogliamo viene destinato all’acquisto di macchinari come si può vedere dal nostro sito».
L’associazione GICAM (www.gicam.it) è anche su Facebook e Twitter e tiene informati in tempo reale i suoi sostenitori sulle missioni effettuate.
Il prossimo appuntamento per chiunque vorrà finanziare la missione di agosto sarà con la cena di mercoledì 19 giugno alle 20:00 al Ristorante «Pierino Penati» di Viganò.
A presentare l’evento che prevederà anche interventi musicali e le ospitate di alcuni personaggi sportivi come Dan Peterson, sarà Alda D’Eusanio.
Il costo della cena è di 100 euro e a seguire ci sarà anche un’asta benefica con alcuni gioielli e oggetti sportivi.
Per informazioni:
info@gicam.it
039 2324219