da ilgiornale.it
Era una schiappa nello sport, né gliene importava un granché. Ma in greco, in latino e letteratura era uno dei tre alunni migliori della classe.
Così padre Uberto Ceroni, professore di religione all’istituto Leone XIII, ricorda il suo vecchio alunno Mario Monti. Lo stesso Monti che oggi, da presidente del Consiglio, boccia gli italiani, un tempo, studente modello, “aiutava sempre i compagni. Ma non era uno sgobbone, era un ragazzo molto intelligente”.
Padre Uberto, 90 anni il prossimo settembre e saggezza da vendere, segue, passo passo, il percorso del premier, legge le sue interviste sui giornali, lo guarda in tv. E prega per lui. “Sì, prego perché abbia la forza. Da lui non si pretenda l’infallibilità assoluta. Quella non esiste”.
Mezza Italia protesta e sciopera contro le riforme rigidissime dell’ex alunno degli anni Cinquanta che ha messo in ginocchio le famiglie e i loro bilanci di fine mese. Ma il suo vecchio prof lo difende, col cuore in mano: “Con la sua logica riuscirà a conquistare la stima di tutti. Sa ascoltare e sa dubitare. E questa è una caratteristica dei forti, non dei deboli”. L’anziano prof di religione parla di un ragazzo religioso ma non bigotto, “non avvezzo ai pettegolezzi e dotato di un sottile e intelligente senso dell’umorismo”. E nella sua mente ha ben impressa l’immagine di un bravo alunno, molto profondo. La dimostrazione? “Aver scelto una donna come Elsa, deliziosa, intelligente e molto brava nel vivere questo momento”. Insomma, tra le righe padre Uberto è convinto che Monti riuscirà a conquistare anche quella parte di paese che ora lo critica. E che lui boccia.
Negli ultimi anni Monti è andato più volte nella vecchia scuola a trovare il suo prof. “Sono una specie di zio” spiega padre Ceroni. L’ultima visita risale al 50esimo anniversario della maturità e l’affetto è rimasto intatto negli anni. Per Monti così come per tanti altri ex alunni noti. Chi? Ad esempio l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini (“Era forte, faceva sempre le imitazioni dei prof. Un’intelligenza spesso non capita”). Sui banchi dell’istituto Leone XIII sono transitati anche il noto chirurgo Marco Lanzetta e il giornalista sportivo Maurizio Mosca (“un uomo di una bontà unica, un po’ matto”). Ora padre Uberto forma le nuove generazioni ed ha a che fare con adolescenti molto diversi da quelli di una volta.